Negli ultimi decenni, nuove specie marine sono giunte nel Mar Adriatico, determinando da un lato un arricchimento della biodiversità locale, ma dall’altro anche un’importante destabilizzazione dell’intero sistema marino. I cambiamenti climatici e le attività umane stanno modificando gli equilibri del mondo, obbligando così numerose specie animali a diventare nomadi. Introdotte in nuovi ambienti, queste specie vengono dette “aliene” o “invasive”, nonostante nell’arrivo di queste specie non ci sia niente di volontariamente distruttivo, solo istinto di sopravvivenza, rendendole di fatto dei rifugiati climatici. Il progetto ha l'obiettivo di raccontare questo fenomeno e aiutare a comprendere queste specie e la loro diffusione.
I dati utilizzati per il progetto ClimateFish, iNaturalist, World Bank e Climate.gov.
Progetto collettivo
Website
Tramite la visualizzazione di diversi dati provenienti da diverse sorgenti (ClimateFish, iNaturalist, World Bank e Climate.gov) il sito ha l'obiettivo di indagare le cause e le conseguenze dei cambiamenti climatici sulle specie viventi. Utilizzando l'espediente narrativo del Bestiario, il progetto presenta le specie cosiddette "invasive" che sono presenti nel Mar Adriatico, le cause del loro arrivo e il loro impatto nell'ecosistema.
Progetto collettivo
Interactive exhibition
L’installazione vuole informare, sensibilizzare gli interlocutori con il racconto di ciascuna specie aliena attraverso un coinvolgimento visivo e sonoro. Per il luogo si è scelto di realizzare l’installazione al Borgo San Giuliano di Rimini, un tempo zona delle abitazioni dei pescatori. In particolare, è stato scelto il chiostro del Cinema Tiberio, luogo di passaggio con un ampio spazio di movimento.