Originariamente concepito per essere un database dedicato alla musica elettronica, Discogs è una piattaforma online dedicata alla catalogazione di musica, con particolare attenzione ai formati fisici come vinili, CD e cassette. Fondata nel 2000, Discogs si è evoluta in una delle più ampie e dettagliate banche dati musicali, permettendo agli utenti di contribuire con informazioni su artisti, album, etichette discografiche e versioni specifiche di ogni registrazione. Oltre a fungere da archivio collaborativo, la piattaforma offre un mercato per la compravendita di dischi, rendendola un punto di riferimento per collezionisti e appassionati di musica. Gli studenti attraverso le API di Discogs, hanno lavorato con le copertine dei dischi e i loro metadati per esplorare l'estetica e l'evoluzione della produzione musicale in diversi generi.
Luca Zanetti
Interactive tool
Il progetto vuole celebrare la figura umana associata alle copertine degli album del Free Jazz e del Free Improvisation, due stili tanto liberi quanto complessi. Impromptu utilizza mezzi di face and pose recognition in grado di creare un output basato su un dataset di immagini, composto complessivamente da circa 10000 copertine. Da queste sono state isolate quelle con volti e figure umane (800). Ciò che si va a creare è una serie di pose stilizzate, che lasciano intravedere il lato umano ed emotivo. Il risultato vuole indagare l'umanità dell'arte Jazz attraverso le pose, le espressioni, mediante le copertine e la storia di un genere che racchiude e fonde razionalità ed irrazionalità allo stato puro.
Luca Trentalange
Interactive tool
Con un archivio di circa 6000 copertine estratte da Discogs, il progetto presenta due modalità di visualizzazione delle copertine musicali degli album taggate con lo stile "Vaporwave". La prima, Colors Sorting, consente l’esplorazione in base alle tonalità cromatiche. La seconda modalità, Cover Generator, è stata ideata per riproporre il collage visivo, tecnica espressiva predominante dell'estetica Vaporwave. Questa seconda modalità consente quindi agli utenti di mixare gli elementi iconici delle copertine presenti nell'archivio (statue, palme, grattacieli, auto e oggetti tech) che sono state estratte tramite delle tecnologie di image recognition.
Valentina Ugolini
Interactive tool
Il progetto esplora l’evoluzione del panorama visivo e sonoro della musica elettronica ambient tramite l’analisi di un campione di circa 8.500 copertine, dal 1966 ad oggi. Il progetto si sviluppa in tre fasi. La prima parte, Exploration, consiste in un sistema interattivo dove tramite input esterni si naviga all’interno di uno spazio tridimensionale. La sezione Color Analysis and Sonification offre un’analisi audiovisiva sul colore e sulla saturazione delle copertine durante il corso degli anni. Infine, Atmospheres and Playlists mostra le diverse sfaccettature del genere attraverso playlist audio-visive, nelle quali si susseguono le copertine appartenenti ai cluster predominanti.
Luca Chiavaroli
Interactive website
Attraverso un campione di circa 6500 immagini, il progetto esplora le copertine degli album Gangsta Rap per rivelare schemi ricorrenti come scenari, simboli e narrazioni visive uniche. In particolare, si concentra sui ritratti fotografici dei rapper che accomunano la maggior parte delle covers album, offrendo uno sguardo approfondito su come questi volti raccontino il lifestyle e le vicende di strada della cultura hip hop. All Eyez On Me cambia il metodo di visualizzazione di queste copertine mettendo in risalto i ritratti iconici dei Gangsta Rappers, andando ad offrire una narrazione visiva differente, più personale e coinvolgente.
Giulia Digiorgio
Interactive website
Il progetto si propone di esplorare le copertine della scena musicale noise all'inizio degli anni '90 ai fini di far percepire il caos del genere musicale. Da un’analisi dei contenuti, sono emerse sei categorie che riflettono le diverse tendenze estetiche presenti nelle copertine. La prima visualizzazione esplora un campione di tre categorie di copertine: "unreal human", "hand draw" e "noise", trasformando il dato emerso in frequenza sonora. La seconda visualizzazione è una timeline interattiva che copre il periodo dal 1990 al 1993. La terza visualizzazione è un esperimento sinestetico che esplora l'interazione tra suono e immagine, trasformando i dati emersi in suoni generativi.
Progetto collettivo
Interactive exhibition
Origin è un intervento installativo che celebra la nascita di Discogs e del genere del suo esordio. Il progetto consiste in 3 schermi ed una tastiera midi all’interno di una stanza: due schermi sono posti lateralmente in modo orizzontale, il terzo invece è posto al centro con orientamento verticale. Il primo schermo laterale mostra un campione di 300 copertine visualizzabili singolarmente grazie alla tastiera interattiva; esse inoltre gestiscono il colore predominante di ogni visual che si propone sul secondo schermo, grazie ad un CSV apposito estratto in Python e successivamente inserito su Touchdesigner. Variando la visualizzazione varia anche il suono emesso. Tutti i tasti della tastiera sono stati parametrizzati ed associati ad un suono e alle varie parti del visual tramite i software Touchdesigner e Ableton. I due visual precedentemente generati, andranno a comporre l’immagine sul terzo schermo, in questo modo l’utente contribuisce a creare un nuovo archivio generativo.