In questo modulo gli studenti sono stati invitati a esplorare metodi e tecnologie pratiche per l'acquisizione, l'analisi e la visualizzazione dei dati relativi alla biodiversità e agli ecosistemi del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive. Gli studenti hanno potuto sperimentare individualmente con linguaggi e tecniche per la comunicazione di dati complessi cercando di far emergere le tematiche più interessanti.
Si ringrazia la prof. Bruna Gumiero, Marco Cossu, Francesco di Grazia dell'Osservatorio Citizen Science e Paolo Cornelio del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive per il supporto fornito durante il corso.
Modulo coordinato da Giorgio Uboldi (Calibro).
Arianna Faccioli
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Tra cielo e cemento è una visualizzazione interattiva che raccoglie le osservazioni fatte su iNaturalist riguardo le specie che popolano il Parco Regionale del Fiume Sile. Questa piattaforma offre un modo innovativo per esplorare la vita che ci circonda, invitando gli utenti a notare come diverse specie convivano e si adattino in spazi condivisi, spostandosi tra ambienti naturali e contesti artificiali. La visualizzazione organizza l'ambiente in varie categorie: cielo, antenne, tetti, alberi, vegetazione, acqua, presenza umana e cemento, creando un habitat unico che riflette la complessità della biodiversità della zona. Inoltre, la piattaforma mette in evidenza specie minacciate e invasive, evidenziando le dinamiche ecologiche e le interazioni tra le specie in un territorio così complesso come quello del Parco regionale del Fiume Sile. La visualizzazione carica progressivamente le immagini, rivelando gradualmente i diversi strati ambientali, ognuno accompagnato da una breve descrizione. Alla fine dello scorrimento, si presenta una visualizzazione completa, dove è possibile esplorare liberamente e scoprire le varie specie, il loro phylum, la classe e la posizione esatta di ogni osservazione. Sorgente dati: iNaturalist
Giulia Marchetti
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LandsView è una piattaforma digitale che valorizza la biodiversità di 14 riserve naturali e aree verdi visitabili gestite dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive. Il sito, con 939 fotografie, permette di esplorare queste zone umide attraverso una mappa interattiva, filtri e strumenti visivi, mostrando le specie osservate tra il 2013 e il 2024. I dati provengono da iNaturalist, le aree sono state mappate tramite Kepler ed elaborate in contenuti visivi e descrittivi. Il progetto è stato realizzato durante il laboratorio di Information Design del Corso di Laurea Magistrale in Interaction & Experience Design dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, con la supervisione di Giorgio Uboldi e Marco Luitprandi, in collaborazione con l’Osservatorio Citizen Science, ISPRA e il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive. Sorgenti dati: I naturalist, ReteNatura2000, Kepler
Silvia Bonfini
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Le testuggini del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive” è un progetto pensato per i bambini delle scuole elementari, con l’idea di farli avvicinare in modo semplice e curioso al tema delle specie invasive. Si parte raccontando la storia di due tartarughe che vivono nei nostri ambienti d’acqua dolce: la tartaruga palustre americana (Trachemys scripta) e quella europea (Emys orbicularis). Con l’aiuto di dati raccolti da iNaturalist nel Consorzio delle Acque Risorgive, si osservano insieme le differenze tra le due specie: chi è più numerosa, cosa mangiano, come si comportano. I bambini scoprono che, purtroppo, la tartaruga americana tende a prendere il sopravvento su quella europea, creando uno squilibrio nella biodiversità. Dopo questa introduzione, il progetto si allarga e cita anche di altre specie invasive, sia animali che piante, presenti nel territorio del consorzio. L’obiettivo è far capire in modo chiaro e diretto che liberare animali o piante esotiche in natura può sembrare una buona azione, ma in realtà può causare gravi problemi agli ecosistemi locali. Il progetto prende forma come prototipo di sito, pensato per essere semplice da usare, interattivo e giocoso da esplorare per i più piccoli. Alla fine del percorso, si trovano anche dei collegamenti diretti alle liste ufficiali delle specie a rischio e delle specie invasive, così da permettere un approfondimento guidato anche insieme a insegnanti o genitori. Il messaggio finale è semplice, ma importante: la natura va rispettata, e anche un piccolo gesto può fare la differenza. Sorgenti dati: iNaturalist, Specie Invasive INSPRA, Red List IUCN.
Francesco Lodovici
Editoriale
Forme fragili è un progetto editoriale che nasce per raccontare la biodiversità minacciata del territorio veneto attraverso il linguaggio del design dell’informazione. Il volume raccoglie e rielabora visivamente i dati di osservazione provenienti da iNaturalist, concentrandosi in particolare sull’area del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive. Le specie selezionate sono state scelte in base alla loro presenza nel territorio e alla valutazione di rischio secondo la Lista Rossa IUCN. Ogni immagine è alterata in base al livello di minaccia, dissolvendosi progressivamente fino a diventare irriconoscibile: un gesto visivo che traduce la fragilità in perdita di forma. Il progetto unisce rigore scientifico e sperimentazione grafica per rendere accessibili dati spesso relegati ad ambienti specialistici. L’obiettivo è attivare consapevolezza, stimolare curiosità e rendere visibile ciò che rischia di scomparire. In un’epoca di crisi ecologica globale, l’attenzione locale può diventare un primo gesto concreto verso un cambiamento più profondo. Sorgenti dati: iNaturalist, ISPRA
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"Il progetto nasce dall’idea di rielaborare e potenziare un articolo esistente sui lepidotteri minacciati in Veneto, attraverso un intervento di redesign e l’integrazione di nuovi dati, in particolare relativi ai principali predatori delle specie considerate. L’interfaccia sviluppata si articola in tre sezioni principali: sulla sinistra è presentato l’articolo originale, arricchito e ristrutturato per offrire una panoramica più approfondita e aggiornata. Al centro, un grafo dinamico consente di esplorare visivamente le connessioni tra le specie di lepidotteri e i loro predatori, organizzando l’informazione su tre livelli: grafo generale, le singole specie, e i relativi predatori. Ogni nodo del grafo è cliccabile, permettendo di navigare tra le relazioni ecologiche in modo interattivo. Infine, sulla destra dell’interfaccia si trova una scheda informativa che si aggiorna in tempo reale al click su ciascuna specie, mostrando dettagli quali il nome, l’immagine e le caratteristiche salienti del lepidottero o predatore selezionato. Sorgenti dati: Inaturalist, Globi, Articolo sui Lepidotteri del Consorzio, Rapporto Biodiversità 2023.
Gaia Zuccaro
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Spesso l'essere umano si comporta come un turista della natura: incantato dalle sue meraviglie, la osserva da lontano, dimenticando di esserne parte tanto quanto un pesce, un albero o un batterio. ilcosmo. nasce da questa riflessione e si propone come uno spazio digitale in cui esplorare la biodiversità partendo da noi stessi, in quanto elementi interconnessi di una rete vivente. La piattaforma si basa su dati provenienti da iNaturalist e GloBI, che documentano le interazioni ecologiche tra le specie osservate entro i confini del Consorzio di bonifica Acque Risorgive. Queste relazioni vengono visualizzate in modo semplice, per stimolare la curiosità e favorire un'esplorazione libera. Ogni nodo rappresenta una specie e ogni legame racconta un'interazione biologica, permettendo all'utente di seguire percorsi sempre diversi. L'impostazione visiva e interattiva di ilcosmo. invita a scoprire la complessità della vita nei territori del Consorzio – e oltre – e a riconoscere, attraverso l'esperienza, che ogni organismo è parte di un sistema più ampio, in cui nessuno è protagonista ma tutti sono necessari. Sorgenti dati:i Naturalist, GloBI.
Fabio Caponetto
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Il sito nasce con l’obiettivo di valorizzare il lavoro svolto dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, ente che da anni opera nel cuore del Veneto per la sicurezza idraulica e la tutela ambientale. Questo progetto vuole offrire una panoramica chiara e accessibile delle attività del Consorzio, mettendo in luce l’importanza degli interventi sulle aree naturali e l’impatto positivo sulla biodiversità locale. Oltre alla parte testuale, il sito integra una serie di visualizzazioni (alcune di queste realizzate tramite immagini satellitari prese da Google Earth) che documentano il cambiamento del territorio prima, durante e dopo le opere di riqualificazione ambientale. Le aree umide, le oasi naturalistiche e le zone rinaturalizzate sono oggi habitat per numerose specie, alcune delle quali segnalate grazie al contributo dei cittadini tramite la piattaforma iNaturalist, da cui sono state prese le immagini per raccontare la flora e la fauna del territorio. Il lavoro si basa su due fonti principali: la “Guida alla scoperta di oasi e aree di interesse naturalistico” (2018) e il “Bilancio Ambientale 2021–2023” (2024), entrambe pubblicate dal Consorzio. A partire da queste pubblicazioni, il sito propone contenuti divulgativi e interattivi, con approfondimenti, dati e curiosità per rendere visibile l’efficacia del lavoro svolto dal Consorzio. Il risultato vuole essere uno strumento informativo, ma anche un invito all’esplorazione e alla consapevolezza ambientale. Sorgenti dati e strumenti: Google Earth, iNaturalist, pubblicazioni Consorzio Acque Risorgive, Mapbox GL JS, Flourish, Foursquare Studio.
Alessia Lo Preiato
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Unveiled è un atlante visivo e sensibile che esplora la biodiversità lungo il fiume Marzenego. In questo paesaggio in continua trasformazione — dove zone urbane, agricole e naturali si intrecciano — ogni specie lascia una traccia, un segno di presenza che compone una complessa mappa di coesistenze. Il progetto restituisce una visione ecologica interconnessa: non una somma di presenze isolate, ma una rete dinamica di relazioni. Attraverso la clusterizzazione di 2890 osservazioni raccolte da iNaturalist entro 1 km dal corso del fiume, Unveiled costruisce una geografia biologica che visualizza ciò che è visibile, ma anche ciò che manca: vuoti e discontinuità ecologiche. Le specie sono disposte longitudinalmente secondo la loro posizione sul fiume, mentre verticalmente per classe tassonomica, componendo un esploso che rivela pattern, sovrapposizioni e assenze. Questa visualizzazione non è solo un archivio: è un invito a leggere il territorio attraverso le sue forme di vita, a osservare come ciascun organismo abiti — o fatichi ad abitare — il paesaggio antropizzato. Le immagini naturalistiche e i nomi scientifici guidano un’esplorazione attenta, accessibile e profonda, trasformando dati di citizen science in un’esperienza di conoscenza ecologica. Sorgenti dati: iNaturalist, ForSquare e QGIS per estrapolare i dati nel raggio di 1km dal fiume Marzenego.
Edoardo Oliva
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Questo progetto nasce dalla volontà di raccontare la biodiversità di Peseggia, un piccolo paese del Veneto, come esempio concreto della ricchezza naturale presente nell’area del Consorzio delle Acque Risorgive. Il lavoro parte dalla raccolta di dati su iNaturalist, una piattaforma di citizen science dove le persone condividono osservazioni di specie animali e vegetali. Da lì sono stati selezionati e geolocalizzati più di 1500 avvistamenti fatti nel territorio. I dati sono stati poi utilizzati per costruire una mappa interattiva con Mapbox, personalizzata tramite codice HTML, CSS e JavaScript. Ogni specie è rappresentata da un marker cliccabile che mostra nome, foto e classificazione, e un sistema di filtri permette di esplorare i diversi gruppi (uccelli, insetti, piante, ecc.). Oltre all’interattività, il progetto vuole proporre anche un racconto: grazie a una modalità di navigazione guidata, l’utente può seguire un percorso tra i vari punti, come se stesse esplorando una storia naturale del territorio. L’obiettivo è rendere visibile, in modo semplice ma coinvolgente, quella biodiversità che spesso passa inosservata, unendo tecnologia, dati partecipati e design. Sorgenti dati: INaturalist, Foursquare, Mapbox.
Giulia Costantini
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Il progetto Autopoiesi indaga una modalità di visualizzazione delle interazioni tra le specie dell’Oasi di Noale. L’obiettivo principale è la creazione di una piattaforma gestibile dai ricercatori che rappresenti uno strumento di raccolta dati, ricerca e monitoraggio nell’ambito scientifico, per gli esperti. Parallelamente, Autopoiesi può essere proposto ed utilizzato anche in ambiti di informazione e divulgazione, mediata talvolta dalla presenza di un ricercatore (per esempio durante presentazioni pubbliche o nelle scuole). Di fatto, la piattaforma si propone per essere utilizzata anche da non esperti del settore, dunque si apre anche la possibilità di una fruizione più libera. È importante segnalare che Autopoiesi è un progetto pensato per essere integrato da dati sempre nuovi, aggiornabili e modificabili. Esiste la possibilità per un ricercatore di personalizzare il sistema non solo aggiungendo o modificando i dati in sé. È possibile infatti, per esempio, aggiungere nuovi parametri a quelli pensati per una versione di default, parametri che possono tornare utili per la creazione di filtri, contatori o altri strumenti. La visualizzazione delle interazioni tra specie avviene tramite un diagramma a rete ottenuto attraverso un processo diviso principalmente in due fasi: 1. Raccolta di tutte le specie osservate all’interno dell’Oasi (iNaturalist, Consorzio) 2. Raccolta di tutte le interazioni che queste specie intrecciano tra loro (Globi). Per una migliore versione del progetto, occorrerebbe correggere il database estrapolato da Globi, procedimento che idealmente potrebbe seguire un ricercatore locale. Sorgenti dati: Globi, iNaturalist, Dati biodiversità Consorzio.
Nico Adamo
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Zēgē è un progetto di esplorazione sonora del fiume Marzenego, nato con l’intento di ascoltare e raccontare il paesaggio naturale attraverso le voci degli animali che lo abitano. Lungo l’intero corso del fiume, il lavoro si concentra sulla percezione acustica della biodiversità, basandosi su osservazioni naturalistiche. Il suono diventa così strumento di lettura ecologica, ma anche di connessione sensibile con l’ambiente. Durante il percorso, oltre alle voci della fauna che arricchiscono il paesaggio sonoro, si incontrano anche le diverse specie di flora che popolano gli ambienti attraversati, contribuendo alla varietà e complessità del territorio. Per ogni osservazione naturalistica, sia animale che vegetale, è possibile leggere nome comune e quello scientifico , offrendo così un’opportunità di conoscenza diretta e approfondita della biodiversità del fiume. Sono state individuate quattro aree focus lungo il corso del Marzenego, selezionate per l’elevata ricchezza di osservazioni: ambienti in cui la voce della natura si fa particolarmente densa, varia e significativa. Questi luoghi diventano punti di ascolto privilegiato, in cui il suono non è solo effetto dell’ambiente, ma ne diventa espressione identitaria. Inoltre, durante l’esplorazione del percorso è possibile visualizzare in tempo reale il punto geografico in cui ci si trova, facilitando l’orientamento e arricchendo l’esperienza con una maggiore consapevolezza del contesto spaziale. Zēgē si propone come un attraversamento sensoriale del fiume Marzenego, invitando a riscoprire il paesaggio non solo con lo sguardo, ma anche con l’udito, valorizzando la dimensione sonora come chiave di lettura ecologica e poetica del territorio. Sorgenti dati: iNaturalist, ISPRA e eBird
Giada Succi
Website, poster
Wetlands Atlas è un progetto dedicato alle zone umide, o oasi, che fanno parte del Consorzio Acque Risorgive del Veneto. Il progetto ha due output: un sito web e 3 poster 50x70. La parte digitale ha l’obiettivo di: informare i cittadini del Veneto e delle zone limitrofe sull’importanza naturalistica di queste aree; mostrare le specie osservate nelle oasi, presentando gerarchicamente gli ecosistemi e aiutando al riconoscimento tramite le foto; sollecitare la visita diretta alle zone umide, fornendo indicazioni geografiche, orari di apertura e curiosità. I manifesti sono pensati per rappresentare l’albero delle specie di ogni oasi e da affiggere all’entrata di ognuno di queste aree naturalistiche per presentare ai visitatori le specie che possono osservare nel luogo. Inoltre, nel poster è presente un qr code che indirizza l’utente direttamente alla piattaforma online iNaturalist per invitare le persone a far parte della community e praticare Citizen Science. Per il prototipo sono stati realizzati i contenuti di 4 zone umide (Cave di Noale, Oasi Lycaena, Palude di Onara, Cave di Gaggio), ma il progetto, potenzialmente, può essere esteso a tutte le oasi del Consorzio. Ogni wetland ha 3 pagine web dedicate. Una dedicata all’esplorazione della mappa geografica navigabile, con la posizione di ogni osservazione. Una contiene un grafico dendrogramma interattivo dove ogni specie è classificata in modo gerarchico per classe, famiglia e nome. L’ultima accoglie tutte le info per andare a visitare l’oasi e testi descrittivi che raccontano curiosità sull’oasi derivanti dalla pubblicazione del Consorzio “Guida alla scoperta di oasi e aree di interesse naturalistico”. Sorgenti dati: iNaturalist, Natura 2000, pubblicazione Consorzio Acque Risorgive.