in questo secondo modulo gli studenti, organizzati in gruppi, sono stati invitati a scegliere un luogo significativo all'interno del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive dove progettare e realizzare delle installazioni per comunicare il tema della biodiversità in luoghi non convenzionali.
Si ringrazia la prof. Bruna Gumiero, Marco Cossu, Francesco di Grazia dell'Osservatorio Citizen Science e Paolo Cornelio del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive per il supporto fornito durante il corso.
Modulo coordinato da Marco Luitprandi.
Progetto collettivo
Installazione
"Permesso negato" è un progetto di guerrilla data experience nato per sensibilizzare i cittadini sull’idea che l’aspetto apparentemente trascurato delle Oasi non sia segno di abbandono, ma frutto di scelte mirate alla tutela della biodiversità. Il progetto prende come caso studio l’Oasi di Noale (VE), parte del Consorzio delle Acque Risorgive Venete, dove alcuni visitatori criticano la vegetazione alta che ostacola la visuale e la presenza di tronchi o legni morti nell’acqua e sul terreno. Attraverso quattro installazioni dedicate a legni, tronchi, erba alta e canne palustri, "Permesso negato" mostra come rimuovere elementi naturali senza criterio possa causare la scomparsa di specie animali e vegetali. Il progetto è supportato da dati raccolti nel Consorzio delle Acque Risorgive Venete tramite iNaturalist, eBird, ISPRA e dal confronto con i vo- lontari WWF e Paolo Cornelio.
Progetto collettivo
Installazione
Microbioma è un’installazione interattiva che esplora la correlazione tra attività umane e microecosistemi acquatici, con particolare attenzione al ruolo del fitoplancton come indicatore biologico della qualità ambientale. Attraverso un'esperienza sensoriale e narrativa allestita lungo la scalinata del Portello a Padova, il progetto traduce dati scientifici in un linguaggio accessibile, invitando il pubblico a riflettere sull’impatto ambientale dei propri gesti quotidiani. L’interazione centrale prevede la scelta tra tre provette contenenti sostanze riconoscibili nella vita di tutti i giorni — un disincrostante (pH 1), acqua salata (pH 8) e fertilizzante — per rappresentare gli effetti dell’acidificazione e dell’eutrofizzazione sui corsi d’acqua. Il progetto si basa su dati provenienti da ARPA Veneto, Copernicus e NASA Earthdata, relativi alla diminuzione del pH, all’assorbimento di CO₂ da parte degli oceani e alla distribuzione delle stazioni di monitoraggio fluviali in Europa. Microbioma rende visibile ciò che solitamente resta invisibile: la presenza fragile ma fondamentale del fitoplancton nella regolazione ecologica dei sistemi idrici.
Progetto collettivo
Installazione
Mestre è un nodo vivo di attraversamenti, un luogo in cui persone, paesaggi e storie si intrecciano quotidianamente. Sul canale Marzenego, tra via Poerio e Riviera XX Settembre, abbiamo scelto di installare una rete che rende visibili - e udibili - le connessioni ecologiche che abitano questo margine urbano. Le specie che compongono la rete sono realmente presenti lungo il canale, rilevate grazie a iNaturalist e messe in relazione tramite GloBI, che ci ha permesso di mappare le interazioni tra organismi: predazione, mutualismo, competizione e altro ancora. Ogni specie è rappresentata da una corda in paracord, ogni relazione da un anello metallico. L’ecoacustica dà voce a questa rete invisibile: grazie a registrazioni tratte da Xeno-canto e a un sistema interattivo basato su Arduino e sensori piezoelettrici, ogni vibrazione attiva un suono, rendendo l’interazione tangibile. La rete prende vita quando viene toccata, restituendo un paesaggio sonoro stratificato e in continuo cambiamento. Quest’opera è un invito a fermarsi, ascoltare e riconoscere la trama sottile che ci unisce al mondo naturale.
Installazione
A Peso Perso è un’installazione site-specific che rende tangibile il fragile equilibrio della biodiversità nel Parco Regionale del Fiume Sile. Ambientata all’Isola della Pescheria di Treviso, uno dei rari punti in Veneto dove un ecosistema fluviale si intreccia con il tessuto urbano, l’opera invita il pubblico a riflettere sul valore ecologico nascosto degli ambienti naturali e sull’impatto delle azioni umane. A partire da un dataset raccolto tramite iNaturalist, sono state individuate 11 specie a rischio e, grazie alla piattaforma GloBI, messe in relazione con altre 103 specie osservate nel parco, generando una rete ecologica basata su interazioni trofiche. Ogni specie è rappresentata da un parallelepipedo la cui altezza dipende dal numero di osservazioni: muovendone uno, l’intero equilibrio fisico dell’installazione si modifica, evocando la delicatezza degli ecosistemi reali. Il gesto genera uno scontrino, traccia simbolica dell’impatto. La comunicazione è stata sviluppata attraverso manifesti, totem e materiali ispirati al linguaggio del commercio per stimolare un pensiero critico sul valore – ecologico, non economico – della biodiversità.